“Da anni sembrerebbe trasparire in modo inequivocabile, la disparità materiale di trattamento riservato alle Famiglie trentine assegnatarie o presenti nella fluida graduatoria Itea e certe situazioni di privilegio, che sembrerebbero vantare realtà “improvvisamente” presenti in Trentino, alle quali, sarebbe riservata ogni sorta di attenzione. Sappiamo, infatti, che non tutte le Famiglie trentine formatesi nel tempo, sono lo stereotipo di quell’icona, utilizzata per la pubblicità del famoso “Mulino bianco”e, le mamme e papà separati, sarebbero trattati, con la totale assenza di reali valutazioni delle neo situazioni che si sono determinate in conseguenza alle difficoltà dell’unità familiare” di questo parere Claudio Civettini della lista Civica Trentina.
“Progetti di un tempo, oggi assolutamente inadeguati, che sarebbero proposti in modo unilaterale, pena la decadenza di ogni altro beneficio, quale il sostegno all’affitto o ad altri elementi di aiuto alle spesso disastrate situazioni familiari.
Ma oltre a questo, quello che sfugge a numerosissime famiglie in attesa di alloggio, sono le “graduatorie anguilla”, che annualmente, vedrebbero l’inserimento in graduatoria, di new entry, che sconvolgerebbero da anni, le speranze di molti, che, costantemente, si vedono arretrare nella graduatoria dell’assegnazione. Un fenomeno, che non troverebbe spiegazioni e che non renderebbe noti, i meccanismi, per i quali, famiglie vicine alla soglia di assegnazione, rimanendo invariati i parametri di valutazione, si vedrebbero scivolare nelle posizioni, a favore di altri nuclei, spesso non trentini, creando, se confermato, notevoli disagi alle famiglie stesse.
Ora, a fronte di ciò, ci sembra doveroso chiarire, sia le scelte fatte e attuate dalla politica trentina, attraverso l’Istituto Itea spa, di offrire alloggi inadeguati alla convivenza di mamme/padri separati con figli, obbligate a condividere lo stesso letto, per mancanza di spazi sufficienti, sia i meccanismi delle assegnazioni stesse, che vedrebbe annualmente centinaia di famiglie speranzose e quasi vicine al traguardo, scivolare inspiegabilmente, nelle graduatorie dell’assegnazione dell’alloggio.
Due fenomeni diversi ma figli della stessa logica, che non riuscirebbe a coniugare necessità reali e risposte, per l’inadeguatezza della politica dei proclami trentina, che da una parte, si auto referenzia con dati statistici, ma che nei fatti concreti, non sa fare altrettante scelte adeguate” scrive in una nota alla redazione il consigliere.
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