Borghezio: “Europa ha provato ad imporre il gender nell’educazione dei figli”

“Ancora una volta – dichiara l’On. Mario Borghezio, europarlamentare per la Lega Nord – l’Europa, ormai irretita dalle sirene del relativismo, del multiculturalismo e del gender, dimostra di aver abdicato alla sua funzione storica di portatrice di Civiltà e di aver totalmente smarrito la bussola”.

“Infatti – prosegue in una interrogazione – recentemente in sede ONU si discutevano alcune Risoluzioni sui diritti dei bambini che avrebbero potuto avere conseguenze devastanti perché miravano a imporre ai paesi membri di non rispettare il ruolo dei genitori nell’educazione dei figli se questi sono contrari ad una educazione sessuale esplicita (comprensiva di pillola del giorno dopo) in età prepuberale e alla ‘fluidità sessuale’ della dottrina gender. In questo caso mentre l’illuminata Europa (insieme a Canada, Australia e paesi latino-americani) si schierava a favore della dissoluzione, una singolare e provvidenziale coalizione ha bloccato il colpo di mano”.

“Si tratta – dichiara – di un gruppo composto da USA, ispirati dalla linea Trump, Russia, Cina, paesi arabi e africani, convinti, al di là delle differenti vedute tra di loro, dell’importanza dei diritti dei genitori e di evitare di imporre con modalità neo-colonialista (come a suo tempo aveva ricordato anche Papa Francesco) un sistema educativo. Decisivi però sono risultati i molti voti di paesi africani, guidati dall’Egitto, il cui delegato ha orgogliosamente affermato che ‘la nostra cultura africana rispetta i diritti dei genitori’. Chapeau!”, conclude infine nella nota Borghezio.