Tanto che, secondo il quotidiano Der Tagesspiegel, sempre nella scuola berlinese, nel gruppo WhatsApp degli studenti, è circolato un video dell’Isis che mostra la decapitazione di un “miscredente”. E dopo la denuncia del preside, che ha riferito anche dell’aggressione alla bimba di seconda elementare ed è arrivato a proporre l’utilizzo di servizi di sorveglianza privati nelle aule, si sono attivati l’ispettorato scolastico e la polizia.
Per La Stampa, comunque, non si tratta di fenomeni nuovi: secondo le statistiche del ministero dell’Interno già da anni si registra un aumento dei reati di stampo antisemita: solo i casi denunciati sono 1.200 nel 2015, 1.400 nel 2016 e oltre 1.500 lo scorso anno.
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