Senza dubbio uno degli “italiani” più famosi al mondo, il Negroni. Questo nobile aperitivo nasce in un giorno a cavallo tra il 1919 ed il 1920, ad opera di un Nobile fiorentino, Camillo Negroni, viaggiatore e viveur.
Decisamente un “bel personaggio”.
Siamo al Caffé Casoni di Firenze, quando il Conte, stanco di sorbire un Milano – Torino (Vermouth – Carpano rosso e Bitter Campari) in seguito ribattezzato Americano, in onore del pugile Primo Carnera, decide di aggiungere del dry Gin al posto della spruzzata di Soda.
Fosco Scarselli, il bartender, dosa il drink nella configurazione che – ad oggi – è ancora attuale: 1/3 di Vermouth rosso, 1/3 di dry Gin, 1/3 di Bitter Campari, fetta d’arancia e peel di limone.
Nasce così l’Americano alla maniera di Negroni, il Negroni, appunto.
Al vostro gusto e a quello del vostro barman personalizzare il drink , variando Gin, Vermouth, o le dosi; ma la perfezione di questo splendido aperitivo sta nell’equilibrio delle 3 parti uguali.
Varianti apprezzate e conosciute sono: lo Sbagliato, con Prosecco al posto del Gin; il Negroski (Negrosky) che sostituisce la Vodka al Gin.
Gradevole anche con una goccia di Angostura, per un risultato più “bitterato” o con un top di Ginger Beer, per un effetto esplosivo e speziato.
Di Max Recanatesi