Trento. La toccante lettera della Capogruppo leghista: "Molti ora mi dicono che avevamo ragione"

“Carissimi concittadini di Trento, mi rivolgo a voi con questa lettera perché dopo tanti anni di battaglie questa volta non candido per le imminenti elezioni provinciali”. Ad affermarlo, attraverso la lettera di una madre rivolta al figlio e a tutta la cittadinanza, è Bruna Giuliani, Capogruppo Lega Comune di Trento. 

Per la Capogruppo, la Trento nella quale è cresciuta tanti anni fa “è molto diversa dalla Trento di oggi”.

“Alcune cose racconta Brunasono cambiate evolvendosi positivamente, così come è naturale che sia, altre, denuncia nella sua testimonianzasono peggiorate soprattutto per mancanza di una visione politica adeguata e illuminata, che potesse essere garante del rinnovamento della società, mantenendo, però, saldi i valori della nostra società trentina”.
È più di vent’anni, ricorda Bruna, “che siedo nei banchi dell’opposizione, prima nel comune di Aldeno e negli ultimi dieci anni in quelli del nostro comune di Trento. Tante, tantissime battaglie fatte per i trentini”.
“Molti ora mi dicono che avevamo ragione. Dall’immigrazione, dall’urbanistica al welfare per giovani lavoratori e anziani”, racconta ancora nella toccante lettera rivolta a tutti quanti fra poche ore andranno a votare, ribaltando forse più di un decennio di amministrazione a guida centrosinistra. 
“L’autonomia – afferma – deve essere un valore non fine a sé stesso, ma nettamente percepibile da chi lavora in Trentino, ridando maggiore attenzione a chi soffre e ai nostri anziani”.

Un cambiamento sano e necessario per ridare dignità al nostro territorio e a noi stessi.

La Giuliani sottolinea poi come questa volta la battaglia non la vedrà coinvolta in prima persona, ma la farà il figlio, in qualità di capolista e segretario della Lega. Quel Mirko Bisesti che per otto anni ha lavorato fianco fianco con l’attuale VicePremier e ministro dell’interno Salvini. L’enfant prodige che passo dopo passo si è conquistato la segreteria di partito e, nemmeno a dirlo, a concorrere per il Consiglio Provinciale della Provincia autonoma di Trento.
“Come ogni madre – ribadisce poi prima di concludere – non mi dilungherò a parlare di mio figlio, altrimenti rischierei inevitabilmente di non essere obiettiva”.
“Non posso, però, non rammentare e raccontare che sa sempre nel mio impegno politico e sociale quotidiano nella Lega sono stata sempre accompagnata ed aiutata da un collaboratore a me tanto caro e vicino, mio figlio Mirko. Mi ricordo ancora quando mettevo i volantini nel suo zainetto e lui andava in giro a distribuirli per le varie campagne elettorali. Ed è stato così per oltre vent’anni”. “La mia esperienza politica si è basata, oltre al supporto di mio marito e di tutta la mia famiglia, anche sul prezioso aiuto di mio figlio”. 
Ora – ha infine concluso – è giunto il momento da parte mia di ricambiare quanto da lui fatto per me. Per questo motivo appoggerò con tutte le mie forze le battaglie di mio figlio. Ci credo immensamente. Per questo scriverò Mirko Bisesti, e chiedo a voi di fare altrettanto: scrivere il suo nome a fianco del simbolo della Lega“.