Castaldini contro gli indipendentisti. La reazione è emersa dopo i fatti di questi ultimi giorni, quando sono apparsi nelle città trentine – e non solo – i diversi manifesti già annunciati dalle falangi scissioniste, riportanti la scritta: “Il Sudtirolo non è Italia – anche Trént l’è Südtirol”, manifesti che hanno subito scatenato le naturali reazioni dei cittadini trentini.
“Trento è Italia, questo è indubbio, imprescindibile e fonte di orgoglio per noi, un traguardo storico, combattuto, sudato al quale non rinunceremo –dichiara in nota Filippo Castaldini, responsabile di CasaPound a Trento– chiunque dichiari il contrario non manifesta il pensiero della maggior parte dei cittadini trentini che si sentono italiani, chiunque dica il contrario non rispetta il sacrificio degli eroi che hanno sacrificato la loro vita per permetterci di essere italiani, che hanno combattuto e pagato con la morte il desiderio di appartenere ad una Italia che abbiamo il dovere di rivendicare e per la quale continueremo a batterci, ogni giorno”.
“L’affissione di quei manifesti non fa altro che alimentare l’odio tra popoli che si sono invece sempre rispettati, è mirato ad accendere una scintilla, a provocare un astio che nella realtà non esiste solo per un tornaconto politico o qualche ora di visibilità”.
“Un gesto -conclude Castaldini in nota- che resterà una bassa provocazione ad un elevato sentimento nazionale, che rende onore ai propri caduti, troppo forte per spegnersi”.