“La pubblicazione, da parte dell’ISTAT, dei dati relativi all’occupazione nel quarto trimestre del 2014, dipinge un quadro impietoso per la provincia di Trento. Il tasso di disoccupazione ha raggiunto la quota record dell’8% e i timidi segnali di ripresa occupazionale, sui cui numeri si esercita acrobaticamente il Vicepresidente Olivi, non possono nascondere come il gap con il vicino Alto Adige si allarghi, con riferimento a tutti gli indicatori propri del mercato del lavoro (tasso di attività, tasso di occupazione e tasso di disoccupazione). La provincia di Bolzano fa registrare un tasso di disoccupazione pari al 4,5%, in Trentino siamo quasi al doppio.” Questa è la dura accusa lanciata da Claudio Cia in merito agli allarmanti dati della disoccupazione emanati dall’Istat.
“Questi dati – continua il Candidato Sindaco per il centrodestra a Trento – certificano, anche sul piano delle statistiche condotte con metodo scientifico, ciò che ciascuno di noi verifica quotidianamente: giovani che lasciano il Trentino per cercare lavoro altrove, molto spesso all’estero; piccoli imprenditori che gettano la spugna, piegati da un’insostenibile pressione fiscale e da una burocrazia che qui nella nostra terra, se possibile, è ancora più opprimente che nel resto d’Italia; disoccupati di 45-50 anni che trovano sbarrate le porte di una dignitosa ricollocazione professionale.”
Claudio Cia afferma che questo quadro mostra come le prerogative e le risorse della nostra Autonomia speciale sono ormai da anni gestite in modo inappropriato. “Queste cifre sono il biglietto da visita del fallimento politico del centro-sinistra autonomista. Assistiamo attoniti al vergognoso spettacolo offerto dai partiti che governano il Trentino, intenti a rubarsi a vicenda i candidati per le prossime elezioni comunali e a portare all’ordine del giorno del Consiglio provinciale e del Consiglio regionale argomenti che nulla, e sottolineo nulla, hanno a che fare con i nostri concittadini che realmente soffrono, perché violati in un diritto – quello al lavoro – un po’ più importante di quello – sostenuto a spada tratta da una sinistra borghese e radical-chic – di far vedere a bambini di tre anni che qualche loro coetaneo potrebbe tra qualche tempo trovarsi con due papà o con due mamme.”
Il Candidato Sindaco a Trento conclude dicendo che “Il Presidente della Provincia e la maggioranza che lo sostiene mettano fine a questa sconcezza politica e traccino un percorso di priorità che facciano i conti con la realtà e con le sofferenze reali di tanti nostri concittadini!”
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