“Ormai il vaso è colmo” ha affermato Maurizio Fugatti. Dopo aver impiegato 462.000 Euro per la realizzazione di alcuni prefabbricati per i profughi presso il centro della Protezione civile di Marco, oggi la Provincia investe ulteriori 500.000 Euro per l’adeguamento delle ex caserme Damiano Chiesa a Trento che rivestiranno la stessa funzione di Rovereto, ovvero un centro permanente di accoglienza. Il Consigliere provinciale del Carroccio afferma: “Ora ci chiediamo davvero se l’amministrazione del centrosinistra stia prendendo per i fondelli i cittadini trentini sia dal punto di vista dei numeri (che non danno segno di diminuire) sia per quanto riguarda l’impiego di risorse economiche constatato che in realtà la Provincia sta utilizzando del denaro pubblico per l’accoglienza e che, stante le dichiarazioni del direttore di Cinformi, potremmo arrivare a toccare quota 1.500 profughi nel 2016. Numeri certamente allarmanti che ci portano ancor più a chiedere alla Provincia di Trento di chiudere le porte vista l’assenza di strutture adeguate e risorse per l’accoglienza. Non possiamo pensare di accogliere qualsiasi disperato mentre già nella nostra Provincia vi sono centinaia di famiglie e aziende in difficoltà che di certo non si vedono offrire vitto e alloggio, sigarette e ricariche telefoniche ma che anzi, spesso, si vedono chiudere la porta in faccia da assistenti sociali e Istituzioni”.
Fugatti conclude affermando che “Il buonismo e l’assistenzialismo non sono le ricette per risolvere il problema ma soltanto per alimentare tensioni sociali. I leghisti non fomentano né tanto meno sono dei criminali, come qualcuno ha dichiarato; chiedono soltanto, secondo mero buon senso, che prima si aiutino i cittadini trentini. E questo il Presidente Rossi, che è del PATT dovrebbe ben saperlo”.
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