Maurizio Fugatti conclude questa sera la sua campagna elettorale in qualità di candidato a Presidente della Provincia Autonoma di Trento. Una serata c, tema caldo di tutta la campagna.
“Chiudiamo la campagna elettorale parlando di autonomia. Ogni volta che si avvicina la scadenza del voto si alzano polemiche e toni. Cosa ne sarebbe dell’autonomia, si chiedono i nostri avversari, qualora dovessimo vincere noi – sostiene Fugatti – che siamo una coalizione di popolari, di autonomisti, di civici territoriali, con le minoranze linguistiche fuse insieme ai partiti nazionali. Anche il 4 marzo si chiedevano cosa sarebbe stato dell’Autobrennero qualora non avessero vinto Renzi e Gentiloni; semplicemente, questo governo ha consentito una concessione in house“.
Poi Fugatti denuncia una decisione presa dalla giunta proprio nelle ultime ore di campagna elettorale: “Oggi la Giunta regionale ha dato mandato dello spostamento della sede dell’A22 alla Provincia Autonoma di Bolzano. A tre giorni dal voto si tratta di una scelte senza possibili spiegazioni e non adeguatamente comunicata; un vero colpo basso voluto dagli ‘autonomisti’ e dal Presidente Ugo Rossi. L’unico motivo si può trovare in motivazioni politiche che noi non possiamo capire. Al di là del merito c’è un discorso di metodo: non si può decidere una cosa del genere a così poco dal voto: qualora dovessimo vincere faremo immediatamente decadere questa decisione“.
“Se queste sono le persone che dicono di tenere all’autonomia del Trentino – attacca Fugatti – forse è meglio allontanarci da queste. Quando il centrodestra è stato al Governo nazionale, si è sempre mosso nell’interesse dell’autonomia trentina. Si prenda ad esempio l’Accordo di Milano, che è ancora oggi la base statutaria e finanziaria della nostra autonomia. Il documento venne redatto dai ministri Calderoli e Tremonti e venne approvato sia da Dellai che da Durnwalder, all’epoca Presidente della Provincia di Bolzano“.
Fugatti poi palesa un ulteriore endorsement alla sua candidatura: “L’altro giorno Carlo Andreotti al fianco di Salvini è salito sul palco e ha detto chiaramente di fidarsi di questa coalizione, perché ha salde radici trentine e una forte volontà di mantenere l’autonomia. La nostra infatti è l’unica coalizione con un movimento autonomista al suo interno“.
“L’autonomia la difendi e la fai crescere sia in casa tua che a livello parlamentare: se a livello parlamentare conti, riesci a far passare quelle competenze e quelle risorse di cui necessitiamo per lo sviluppo della nostra autonomia” spiega poi Fugatti. Che conclude: “Abbiamo fatto finora una campagna elettorale con piedi e pancia per terra, senza mai alzare i toni dello scontro anche se avremmo potuto farlo. Ai trentini ora diciamo: votate in libertà, ma date un mandato forte e chiaro al vincitore, perché le scelte devono avere una chiara maggioranza popolare alle spalle. Viva l’Autonomia, viva il Trentino“.