“Per quanto imperfetto, il modello della democrazia rappresentativa è l’unico che può garantire, più di altri, il perseguimento da parte dei politici (soprattutto di quelli che vogliono essere rieletti) del bene comune.” È questo quanto Eric Maskin, Premio Nobel per l’Economia nel 2007 (con l. Hurwicz e R. Myerson), afferma come modello che presenta molte concretezze.
L’argomento è in gran parte incentrato sulle nuove tecnologie, capaci di portare alla democrazia diretta, ma che secondo lui: “Le tecnologie moderne sicuramente facilitano l’espressione del pensiero politico da parte dell’opinione pubblica, ma non credo che possano di per sé rendere i cittadini più informati: le lezioni, infatti, non si fanno tutti i giorni e dunque potremmo, attraverso la Rete, cercare di raccogliere quante più informazioni possibili sui politici ed il loro operato, decidere in base ad esse chi votare o meno, ma se dovessimo noi prendere ogni giorno decisioni, come fanno i politici che ci rappresentano, ne saremmo sopraffatti. Le tecnologie non risolverebbero il problema e dunque una società, per funzionare bene, deve delegare le decisioni ai propri rappresentanti”.
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